Panchine rosse Torino si divide sul simbolo «anti violenza»

Dal Corriere.it

Panchine rosse
Torino si divide
sul simbolo «anti violenza»

di Elisa Sola

La battaglia contro la violenza sulle donne divide la politica a Torino. In un clima già caldo per la campagna elettorale, a creare tensione tra la maggioranza guidata dal Pd e il centrodestra sono le panchine rosse, dal 2014 simbolo della lotta contro il femminicidio. Lega nord e Forza Italia hanno deciso di non
votare a favore dell’installazione di altre dieci panche nel quartiere periferico di Barriera di Milano. La spesa era di 1500 euro. L’astensione della minoranza nei confronti di un progetto nato due anni fa, in concomitanza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha generato imbarazzo nello stesso centrodestra. «Mi spiace molto che sia accaduto, anche i simboli servono», commenta Andrea Tronzano, capogruppo di Forza Italia.

Difende invece la scelta Fabrizio Ricca della Lega. «Non siamo contro le donne — spiega — ma nei quartieri non centrali le uniche panchine non rotte sono quelle rosse, che servono al sindaco Fassino per uscire sui giornali. Le altre sono distrutte. Pensiamo a dove siedono ogni giorno i nostri anziani».

L’idea di riempire Torino di panche rosse, a oggi sono 43, è nata da quattro donne, tra cui le militanti del Pd Nadia Conticelli e Daniela Todarello, che adesso replicano: «Su questo tema nessuna propaganda. Non bisogna stancarsi di portare avanti questa battaglia».

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