Stop (cyber)bullismo
Lunedì 11 aprile, alle ore 17, in via Moretta 57 a Torino, parteciperò all’incontro «Stop (cyber)bullismo». Questa iniziativa vuole fare il punto della situazione rispetto a uno dei problemi che toccano più da vicino i ragazzi e la scuola. Troppo spesso si parla di bullismo e cyber-bullismo unicamente in occasione delle emergenze, di casi di cronaca il più delle volte tragici, di denunce di fatti già avvenuti. Ma come lo si contrasta? Che cosa si può fare per prevenire simili problemi? Con questo convegno si darà voce alle esperienze e alle best practice che sono state portate avanti in alcune scuole, verrà sottolineata l’importanza del coinvolgimento degli insegnanti e delle famiglie nei percorsi di educazione al rispetto e alla tolleranza, e si aprirà un ponte con i ragazzi per capire insieme quali strategie adottare per fermare il bullismo e il cyber bullismo. Con la tavola rotonda “Prevenzione e tutela nella nuova legge sul bullismo” legislatori e operatori del settore si confronteranno con le proposte attualmente in discussione in commissione Giustizia alla Camera.
I lavori saranno aperti dai saluti di Alberto Pilloni, consigliere della Circoscrizione 3, e dal cortometraggio «Intolleranza elementare», realizzato dall’associazione Badhole. Successivamente interverranno Daniela Todarello, presidente della commissione Cultura della Circoscrizione 6, Tiziana Catenazzo, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Peyron, Paola Sacchettino, docente del liceo scientifico Einstein, e Mauro Piras del forum istruzione del Pd.
A seguire si svolgerà la tavola rotonda «Prevenzione e tutele nella nuova legge sul bullismo» cui parteciperanno Anna Rossomando, deputata del Pd in commissione Giustizia alla Camera, Umberto D’Ottavio, deputato del Pd in commissione Istruzione alla Camera, Anna Maria Baldelli, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino, e Paola Capozzi, dirigente Comparimento Polizia Postale delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta. Le conclusioni saranno invece di Elena Ferrara, senatrice del Pd in commissione Cultura e Istruzione e prima firmataria del testo di legge già approvato in Senato.
